La gelosia: sviluppo, scopi e funzioni di una emozione complessa

La gelosia: sviluppo, scopi e funzioni di una emozione complessa

La gelosia è un’emozione umana presente con diversa intensità in ogni forma di relazione che sia tra partner, amici, colleghi, fratelli, genitori o familiari.
E’ un’emozione complessa, generata da processi cognitivi ed emotivi riguardanti la presenza di una minaccia specifica, la minaccia all’esistenza e alla qualità di una relazione considerata di valore.

La gelosia rappresenta una soluzione che si è evoluta per rispondere ad un problema adattativo dell’uomo.
Secondo una prospettiva evoluzionistica il sistema di accoppiamento umano, diversamente da altri primati, si poggia su di un legame di coppia monogamo.

Questo legame consentirebbe la costruzione di una relazione solida e di valore, utile alla generazione, crescita e difesa della propria prole, per l’appunto nella misura in cui il partner onori l’impegno di fedeltà e quello di rimanere sessualmente esclusivo.
Tuttavia, nel tempo la coppia viene inevitabilmente esposta ad altre opportunità di accoppiamento, potendo formare nuovi legami o aprendosi ad esperienze extra relazionali.
Di fronte a questa realtà, la gelosia rappresenta una soluzione per cercare di prevenire o minimizzare la minaccia legata all’infedeltà.

Sviluppo, attivazione ed esiti della gelosia

Nella genesi della gelosia si susseguono tre processi.

Il primo, quella della valutazione primaria, è la percezione di una reale o potenziale attrazione tra il proprio partner e un rivale.
Il secondo, la valutazione secondaria, riguarda le reazioni caratterizzate da emozioni negative come tristezza, rabbia, paura, ansia od anche vergogna.
Il terzo, il coping, fa riferimento ai comportamenti che vengono messi in atto per ridurre o cercare di eliminare la minaccia percepita.

La percezione della minaccia e la convinzione che il partner possa aver commesso un’infedeltà, possono prendere spunto da molteplici ed eterogenei segnali.

La gelosia, infatti, può essere attivata:

  • dall’osservazione di semplici sorrisi tra il partner ed un’altra persona;
  • dal ridotto interesse sessuale verso di sé;
  • da disfunzioni sessuali a letto;
  • da giustificazioni per comportamenti imprevedibili e poco chiari;
  • da cambiamenti nella routine quotidiana;
  • da atteggiamenti di distacco emotivo;
  • dalla riluttanza a parlare di una persona in particolare.

Una volta attivata, la gelosia può condurre a diversi esiti che dipendono dal contesto e dagli scopi dell’individuo.
La persona che si sente minacciata può mettere in atto un comportamento finalizzato a prevenire l’infedeltà oppure, se già verificata, a ridurre il danno subito.

Questo, però, dipende da come la presunta “vittima gelosa” valuta la relazione, la probabilità di poter salvare la relazione stessa, il danno di reputazione in quella precisa circostanza o cultura di appartenenza.
Sulla base di questi fattori, la persona deciderà quali azioni intraprendere, azioni che possono essere volte a chiudere la relazione, difenderla o ripararla.

Nel caso in cui il partner è solo sospettato di infedeltà, la persona gelosa potrebbe:

  • incrementare il monitoraggio degli spostamenti e delle attività quotidiane;
  • cercare di non lasciarlo solo;
  • esprimere più frequentemente rabbia;
  • aumentare l’investimento affettivo per consolidare la relazione;
  • aumentare le avances sessuali;
  • minacciare la fine della relazione;
  • manipolare emotivamente il partner, ad esempio con ricatti, inducendo sensi di colpa, disperandosi;
  • adottare comportamenti che provocano gelosia nel partner;
  • chiedere supporto alla famiglia o agli amici del partner.

Diversamente, se l’infedeltà si è concretizzata, le reazioni della vittima possono spaziare da tattiche riparative alla chiusura del rapporto, fin’anche all’essere violenti con il partner e/o il rivale.

Fattori che influenzano la gelosia

Il vissuto e l’espressione della gelosia, la facilità e l’intensità con cui viene innescata sono influenzati da fattori individuali e socio-relazionali.

Ad esempio, relativamente ai fattori individuali, alcuni studi hanno messo in evidenza come la propensione alla gelosia e gli stimoli “trigger” che la innescano differiscono tra gli uomini e le donne.
In caso di infedeltà, entrambi i partner provano gelosia perché è a rischio tutto quello che possono investire o hanno investito sull’altro in termini emotivi, comportamentali e materiali.
Tuttavia, dalle ricerche condotte, emerge che gli uomini sperimentano gelosia in risposta ad una infedeltà che concerne prevalentemente l’aspetto sessuale, mentre le donne provano gelosia per un’infedeltà di tipo più sentimentale ed emotiva.
Secondo un’ottica evoluzionista queste differenze risiedono in motivi biologici ed evolutivi: gli uomini vogliono la certezza che, se stanno spendendo le loro risorse, lo stiano facendo per una prole che gli appartenga (in altre parole vogliono garantirsi di avere la paternità); di contro le donne vogliono assicurarsi la presenza di un partner che fornisca risorse per la loro progenie.
Queste differenze nel modo e nell’intensità di sperimentare la gelosia sono state riscontrate in diversi continenti, tanto che si pensa si tratti di una caratteristica universale.

Un’altra variabile individuale è l’autostima.
Alcune ricerche hanno rilevato una correlazione negativa tra gelosia e autostima, ovvero nei test di valutazione alti punteggi di gelosia sono associati a bassi livelli di autostima e viceversa.

La propensione alla gelosia varia anche a seconda di come la persona si valuta vulnerabile all’infedeltà in relazione al contesto in cui si trova.
In altre parole, una persona può sentirsi più esposta ai rischi di infedeltà e, dunque, prova più facilmente gelosia, se il partner è percepito come virtuoso per una sua attrattiva fisica o caratteriale e se questa condizione si associa, inoltre, alla presenza nel contesto di più rivali dello stesso sesso.

Non a caso ci sono persone gelose che cercano di evitare feste o luoghi affollati per ridurre il rischio che il proprio partner venga in contatto con dei potenziali competitor.
O, ancora, l’inclinazione ad essere gelosi è influenzata dalle discrepanze di valore tra i partner, per cui si proverà più gelosia se un membro della coppia si percepisce meno valido rispetto al partner il quale, di contro, avrebbe più possibilità ed opportunità rispetto all’altro membro della coppia.

Tra i fattori individuali, gioca un ruolo importante anche lo stile di attaccamento.
Le ricerche hanno rilevato come chi ha sviluppato uno stile di attaccamento insicuro-ansioso tende a sperimentare maggiore gelosia in quanto vive la relazione con costanti sentimenti di ansia ed una eccessiva paura della perdita.

Gli individui con uno stile di attaccamento sicuro o uno stile di attaccamento insicuro-evitante, invece, sperimentano meno gelosia: i primi hanno più fiducia, una buona autostima, vivono bassi livelli di ansia e scarsa tendenza all’evitamento delle relazioni; i secondi, avendo già delle aspettative di abbandono ed una sfiducia di base verso l’altro, sperimentano meno ansia essendo predisposti all’evitamento o all’interruzione della relazione.

La gelosia non riguarda solo colui che la prova e la esprime, ma anche il partner e la relazione.
Tra i fattori relazionali va considerato l’amore “romantico”, sentimento complesso che include il bisogno di affiliazione e co-dipendenza, la volontà di aiutare l’altro ed il coinvolgimento emotivo.
E’ stato osservato che, in una coppia, all’aumentare di questa forma di amore accresce il vissuto di gelosia.

Inoltre, è stato rilevato il ruolo di un’altra variabile relazionale, ovvero la felicità/soddisfazione percepita nella relazione: ad alti livelli di tale fattore, che indica la percezione di una buona qualità della relazione, corrispondono livelli più bassi di gelosia.

Per ultimo, evidenze sono state riscontrate in merito alla forte associazione tra violenza (sia fisica sia verbale) e gelosia. Vissuti persistenti e intensi di gelosia sono spesso accompagnati da comportamenti violenti ed entrambi questi due fattori sono considerati importanti fattori di rischio per l’incremento di una vera e propria gelosia morbosa. 

La gelosia si presenta, dunque, come un’emozione articolata, con uno scopo evolutivo preciso.
Essa ha alcune caratteristiche comuni nelle persone ma, allo stesso, risulta eterogenea nella sua attivazione e manifestazione, subendo l’influenza di variabili individuali e contestuali che ne modulano l’espressione.

Dott. Spinelli

Riferimenti:

– Buss D.M. (2000). The dangerous passion: Why jealousy is as necessary as love and sex. New York: Simon & Schuster.

– Guerrero L.K. (1998). Attachment-style differences in the experience and expression of romantic jealousy. Pers Relatsh, 5: 273-91.

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